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MALATTIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI

Le ghiandole salivari possono andare incontro a disordini di tipo infettivo, infiammatorio e neoplastico.

Scialoadenite

La scialoadenite è un’infiammazione delle ghiandole salivari, più frequentemente si riscontra a carico della ghiandola parotide e della ghiandola sottomandibolare.
La scialoadenite può essere acuta o cronica. Tra le cause della forma acuta si possono riconoscere cause virali e batteriche

Parotite infettiva

La parotite infettiva (orecchioni) è una malattia infettiva causata da un virus appartenente al gruppo dei Paramyxovirus.é tipicamente una malattia infantile, colpisce maggiormente la fascia di età tra i 5 e i 9 anni. E’ tipico di questa malattia il rigonfiamento delle ghiandole parotidi, con dolore alla masticazione e la deglutizione. Si accompagna a febbre e malessere. Segni prodromici sono, brividi, cefalea e un leggero rialzo termico che compaiono 24 ore prima della del rigonfiamento delle parotidi. I danni alle parotidi sono lievi e reversibili.

Anche il citomegalovirus può infettare le ghiandole salivari con la conseguente formazione di una caratteristica dilatazione delle cellule dei dotti salivari ( aspetto a occhio di civetta). I danni alle ghiandole salivari sono insignificanti se paragonati al possibile coinvolgimento di altri distretti.

Scialoadenite acuta batterica (o suppurativa)

Una delle cause predisponenti al’ infezione è la riduzione del flusso salivare, sia esso dato da una forte disidratazione, dall’uso di farmaci, malattie come la sindrome di Sjögren compressione o malformazioni dell’albero duttale. Lo Staphylococcus aureus è il maggior responsabile di questa infezione ma possono essere responsabili anche alcuni Streptococchi ( S. Viridans, S. haemolyticus, S pneumoniae)
Clinicamente la parotide appare gonfia, tesa e calda al tatto, spesso si accompagna febbre e rigonfiamento linfonodale.
La terapia da effettuare è una terapia antibiotica mirata, esami colturali possono essere effettuati i n base alla necessità di individuare il microorganismo responsabile. Devono essere escluse altre cause che comprimono i dotti escretori della ghiandola coinvolta.

Scialoadenite (Parotite) ricorrente

Le forme croniche sono da imputare prevalentemente alla formazione di calcoli intraduttali.
Nei bambini questa condizione è molto frequente nella fascia di etra che va da i sei anni fino all’adolescenza. Gli episodi di dolore e gonfiore di una o entrambe le parotidi avvengono in prossimità dei pasti quando il flusso salivare aumenta, le fasi di remissione sono intervallate a fasi di esacerbazione periodiche. I reperti istologici mostrano come l’ostruzione dei dotti sia dovuta al trasporto di un secreto salivare anomalo, il massaggio della ghiandola permette la fuoriuscita di un secreto salivare misto a pus.
Negli adulti la parotite ricorrente può rappresentare un evoluzione di forme che si osservano nel bambino oppure può comparire ex novo. Hanno un carattere prevalentemente infettivo.

Scialoadenite cronica (non specifica)

Scialoadeniti croniche si possono verificare come conseguenza dell’ostruzione del flusso salivare nel caso delle ghiandole sottomandibolari o nel caso delle ghiandole salivari minori . Dal punto di vista istologico si riscontra dilatazione del dotto escretore associato a dilatazione degli acini ( struttura di cellule deputata alla formazione della saliva) e infiltrato infiammatorio. La sintomatologia dolorosa si ha se l’ostruzione è significativa. La scialoadenite cronica delle ghiandole salivari minori può essere una conseguenza della cheratosi causata dall’irritazione cronica dal fumo e dal calore sprigionato dalla combustione del tabacco.

Cheilite Ghiandolare

La che cheilite ghiandolare è una forma di flogosi cronicha delle ghiandole salivari minori del labbro inferiore. La cheilite ghiandolare si può presentare sia nell’adulto che nel bambino. Quando si presenta nell’adulto è spesso associata alla cheilite solare (coll ipertest), clinicamnte il labbro inferiore assume un aspetto teso, il gonfiore può essere molto pronunciato e le ghiandole salivari minori se spremute emettono un secreto denso commisto a pus.

Cisti salivari

le ghiandole salivari possono andare incontro alla formazione di cisti per due motivi: la causa può essere la rottura del dotto escretore( cisti da stravaso) o l’ostruzione del dotto escretore (cisti da ritenzione) In entrambi i casi il nome che si da a queti tipi di lesione è Mucocele
il Mucocele è il termine clinico che descrive il rigonfiamento causato dall’accumulo di saliva sia esso dovuto ad una causa ostruttiva che traumatica. Quando la cisti interessa il pavimento orale si parla di Ranula, in quasto caso la cisti da stravaso o mucosa crea un rigonfiamento tipico del pavimento orale che somiglia al ventre di una rana. Solitamente sono maggiormente colpite le ghiandole sottolinguali e in minor percentuale le ghiandole sottomandibolari.

CISTI DA STRAVASO = il trauma del dotto di una ghiandola salivare minore è la conseguenza principale della formazione di una cisti da stravaso mucoso. La lacerazione del dotto escretore causa il riversamento della saliva nei tessuti sottomucosi adiacenti richiamando così cellule dell’infiammazione organizzando così attorno alla saliva una reazione da corpo estraneo.
CISTI DA RITENZIONE = È causata dalla ritenzione di saliva all’interno del sistema di dotti della ghiandola la ritenzione di saliva può essere data da un’ostruzione del dotto principale dato da un calcolo o dalla contrazione cicatriziale. Il blocco della saliva causa accumulo e dilazione del sistema di dotti salivari con la formazione di una cisti rivestita da epitelio ghiandolare. In questo caso non si riscontra nessuna reazione infiammatoria della sottomucosa perché è assente lo stravaso mucoso.

Clinicamente il mucocele si presenta con maggior frequenza sul labbro inferiore ma si può ritrovare sebbene in minor percentuale anche sulla mucosa buccale, sulla lingua, nel pavimento orale e nella regione retromolare, tutte zone soggette a possibile traumatismo.
Il mucocele deve essere messo in diagnosi differenziale con processi neoplastici delle ghiandole salivari minori specialmente se non si registra una storia di traumatismo nella zona interessata.
Non riconosce alcuna predilezione di sesso, ma si riscontra più facilmente nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti, con il picco di incidenza tra 11 e 20 anni.
All’esame clinico, entrambe le lesioni si presentano con lo stesso aspetto: la lesione può apparire ampia o peduncolata, di consistenza fibrosa o molle, a limiti netti e con superficie liscia, di solito ricoperta da mucosa normale molto sottile. Le dimensioni possono variare considerevolmente.
Se le lesioni sono superficiali mostreranno il caratteristico colore bluastro, se profonde avranno un aspetto nodulare e un colorito uguale alla mucosa sana limitrofa.
In risposta a un evento traumatico la superficie può diventare irregolare e mostrare un colore roseo biancastro.

Scialometaplasia Necrotizzante

La scialometaplasia necrotizzante è un disordine infiammatorio benigno, autolimintante ( guarisce da solo) dei tessuti delle ghiandole salivari, l’eziologia non è nota Clinicamente questa lesione può mimare una lesione maligna per cui è molto importante che il prelievo istologico sia ben indagato per escludere una lesione di tipo maligno.
La scialometaplasia decrotizzante ha uno sviluppo rapido, si verifica in maniera predominante sul palato ma può insorgere in ogni sede dove sono presenti ghiandole salivari minori. Inizialmente si presenta come un rigonfiamento eritematoso una volta che la mucosa si lacera, questa lascia spazio a un ulcera dai bordi netti con un fondo giallastro.