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LESIONI REATTIVE

Poiché la mucosa orale è costantemente sotto l’influenza di vari stimoli interni ed esterni, questa può presentare una serie di disturbi dello sviluppo, irritazione , infiammazione e condizioni neoplastiche.
Le lesioni reattive sono iperplasie simili a tumori che nascono come una risposta ad un’irritazione cronica come la masticazione, placca e il tartaro, lesioni iatrogene come denti rotti, protesi dentarie sporgenti e flange estese della protesi.
Le lesioni reattive insorgono frequentemente nella gengiva, ma possono insorgere anche in altri punti della cavità orale, come la lingua, il palato, la guancia e il pavimento della bocca . Le caratteristiche cliniche di queste lesioni consistono in masse sessili o peduncolate con superfici lisce o irregolari, il colore può variare dal rosa acceso al rosso al violaceo, a seconda della natura della lesione. E’ possibile identificare la natura delle lesioni in base alle loro caratteristiche istopatologiche, per questo sarà necessario effettuare un prelievo bioptico (coll ipertest).
La diagnosi precoce e il trattamento delle lesioni reattivo-infiammatorie da parte dei clinico è importante per ridurre le complicanze dentoalveolari.

Fibroma

Il fibroma è una lesione di frequente riscontro nella cavità orale, e il trauma cronico è alla base dell’iperplasia reattiva del tessuto connettivo.
Si presenta come una massa peduncolata o sessile ( con un ampia base di appoggio) di consistenza tesa elastica con un colore simile alla gengiva o alla mucosa circostanze, il traumatismo cronico può far assumere alla lesione anche un colorito biancastro. Si riscontra un po’ in tutte le età ma più frequentemente nella fascia di età tra i 10 e i 40 anni. Istologicamente la lesione appare formata da fibroblasti maturi immersi in una matrice di fibre collagene. Possono essere presenti zone di tessuto di granulazione, nel caso sia ulcerato. La terapia è chirurgia e prevede la rimozione della lesione.

Fibroma a cellule giganti

Il fibroma a cellule giganti è una lesione con caratteristiche istologiche che la differenziano dal fibroma traumatico. Si può riscontrare in un ampia fascia di età ma è di frequente riscontro tra i 30 e i 40 anni. Le donne sono maggiormente colpire in una percentuale che si aggira intorno al 60%.
La sede più colpita è la gengiva dell’arcata inferiore. Molto spesso la lesione è peduncolata inoltre, nel 60% dei casi la lesione presenta una superficie nodulare o verrucosa . Istologicamente la lesione si caratterizza per la presenza di un tessuto connettivo ricco di fibre collagene in cui si nota la presenza di cellule con un caratteristico aspetto stellato.
Anche per questa lesione la terapia è prettamente chirurgica e risolutiva.

Fibroma ossificante periferico

Il fibroma ossificante periferico è una lesione simile di aspetto al fibroma ma presenta delle zone di calcificazione focale che lo caratterizza e distingue dal fibroma. Le zone di calcificazione derivano da componenti del periostio o del legamento parodontale e istologicamnte presentano un aspetto simile alle trabecole ossee o al cemento radicolare. Colpisce frequentemente giovani nella prima e seconda decade di vita con una predilezione per il sesso femminile, può essere sessile o peduncolato di colore rosso o roseo. La localizzazione è esclusivamente gengivale. La terapia è chirurgica prestando particolare attenzione ad effettuare un curettage dei tessuti dentali e un escissione profonda. Il fibroma ossificante periferico può andare incontro a recidive un circa il 17% dei casi.

Neuroma traumatico

Un Neuroma Traumatico è una lesione iperplastica causata da traumi o interventi chirurgici che coinvolgono i nervi periferici e non è considerata una vera e propria neoplasia . Può verificarsi in qualsiasi parte del corpo, inclusi testa, collo, cistifellea e arti inferiori . Le caratteristiche cliniche di un neuroma traumatico comprendono la formazione di un nodulo solitario inferiore a 2 cm di diametro, dolore di tipo nevralgico, dolorabilità, parestesie e aumento del dolore alla palpazione della lesione. La lesione è il risultato del tentativo degli assoni neuronali di rigenerarsi, rigenerazione che fallisce a causa di processi flogistici o altri fattori locali. Nella regione orale, il neuroma traumatico è una lesione rara che si verifica più comunemente a livello del foro mentoniero, del labbro inferiore, della lingua e delle aree intra-ossee come il canale mandibolare. È estremamente raro, sebbene sia stato documentato, al palato.
Istologicamente si presenta come un insieme di fasci neuronali che assumono una crescita disordinata.
Il trattamento raccomandato di un neuroma traumatico è la semplice escissione chirurgica.

Granuloma piogenico

Il Granuloma Piogenico e una lesione di frequente riscontro tra tutte le lesioni di origine reattivo- infiammatoria .Vari sinonimi includono tumore gravidico, tumore vascolare benigno ed epulide vascolare . Recentemente, è stato anche chiamato emangioma capillare lobulare a causa della presenza di una architettura cellulare di tipo lobulare ben circoscritta e distinta, con grandi vasi centrali e aggregati periferici di capillari ben formati.

Se non vengono trattati, nel tempo, possono subire una maturazione fibrosa fenomeno che fa variare il colorito da un rosso intenso per quelle insorte da poco tempo a un colorito roseo come la mucosa adiacente per le lesioni di lunga durata.
La sede più colpita è l’arcata superiore, specialmente la gengiva ma altre sedi possono essere interessate come per esempio la lingua, la mucosa del vestibolo e le labbra. I principali fattori che scatenano la formazione di questa lesione sono, la presenza di placca e tartaro e la gravidanza. Alcuni autori riportano la stretta correlazione tra estrogeni sierici e ormone progesterone durante la gravidanza e lo sviluppo del granuloma piogenico . Gli ormoni infatti rendono i tessuti della gengiva più vulnerabili all’infiammazione cronica dovuta alla placca e al tartaro. Le lesioni possono essere grandi da pochi millimetri a qualche centimetro.

I granulomi piogenici dovrebbero essere asportati in profondità fino al periostio e contemporaneamente dovrebbero essere eliminati i fattori irritanti locali, per ridurre le possibili recidive. La natura emorragica della lesione pone difficoltà durante il trattamento chirurgico; pertanto, il laser è consigliato rispetto al bisturi per l’asportazione della lesione.

Granuloma giganto-cellulare periferico

Il Granuloma Giganto-Cellulare Periferico è il termine che identifica una lesione di origine traumatica , la sua origine è da attribuire a cellule del legamento parodontale o del periostio dell’osso alveolare. L’eziologia esatta è sconosciuta. Possibili fattori scatenanti sono: l’irritazione cronica, l’estrazione dei denti e squilibri ormonali. l’istologia del granuloma giganto-cellulare periferico mostra una caratteristica peculiare ovvero la presenza di cellule stromali mononucleari in cui si localizzano caratteristiche cellule giganti multinucleate. L’origine della cellula gigante è controversa ,la positività immunoistochimica al CD68 suggerisce che le cellule multinucleate derivino dalla linea dei monociti / macrofagi.

Il granuloma giganto-cellulare periferico ha un alto potenziale proliferativo e a cui, molto probabilmente, si deve l’alto tasso di recidiva di questa lesione

Il trattamento del granuloma giganto-cellulare comprende l’escissione chirurgica con l’eliminazione dell’intera base della lesione e la soppressione dei fattori eziologici sottostanti.

Epulide fissurata

Questa lesione consiste in una proliferazione iperplastica di tessuto fibroso causata da una protesi incongrua, sovra-estesa che causa un traumatismo cronico. Proprio per la sua eziologia si osserva maggiormente nei pazienti anziani. La lesione può essere singola o multipla fino ad estendersi sopra la flangia protesica. Solitamente si riscontra nel fondo del fornice o sul versante linguale ma può coinvolgere anche la guancia o il palato a causa della compressione del bordo posteriore della protesi totale( dentiera). Si riscontra molto più frequentemente nell’arcata inferiore e nei soggetti si sesso femminile. La lesione di consistenza fibrosa e non infiammata, a volte la superficie appare ulcerata. Sul palato lo schiacciamento continuo di questo tipo di lesione fa assumere al tessuto iperplastico una forma peduncolata che prende il nome di fibroma a foglia.

La terapia è l’asportazione chirurgica e la creazione di una protesi con bordi congrui alla morfologia del mascellare.

Iperplasia papillare del palato

Questa condizione ben documentata ha una eziologia non chiara. Probabilmente alla base di queata condizione vi è un traumatismo cronico della protesi totale superiore e una scarsa igiene orale così come l’abitudine di indossare la protesi anche la notte, alcuni autori ritengono che una candidosi cronica atrofica sia un cofattore nello sviluppo di questa condizione. Si presenta come un insieme di papille una accanto all’altra nella zona di appoggio della protesi, la mucosa appare rossa e edematosa. Istologicamente la lesione mostra numerose estensioni papillari che rivestono un core di connettivo iperplastico, l’epitelio appare iperplastico.

Lipoma

Il lipoma rappresenta di gran lunga il tumore benigno mesenchimale più comune. la maggior parte dei lipomi si sviluppano sul tronco e le parti prossimali degli arti e si sviluppano raramente nella cavità orale. I lipomi orali sono solitamente di consistenza morbida con una superficie liscia. I lipomi orali superficiali possono mostrare una tonalità giallastra, ma i lipomi orali che si sviluppano profondamente possono apparire rosa come la mucosa circostante. Sono spesso asintomatici e il loro accrescimento avviene per molti mesi o anni. le sedi comunemente colpite sono: la mucosa vestibolare e la mucosa geniena i siti meno comuni includono la lingua, il pavimento orale, la regione retro-molare e il labbro. Colpisce maggiormente persone adulte al di sopra della 4° decade di età. Istopatologicamente, la maggior parte dei lipomi orali sono composti da cellule adipose mature disposte secondo un modello lobulare. Il tumore è frequentemente ben circoscritto e può presentare una capsula fibrosa sottile. La terapia è chirurgica.

Iperplasie gengivali iatrogene

L’iperplasia gengivale indotta da farmaci è una condizione provocata dall’assunzione di alcuni farmaci. l’iperplasia gengivale e dunque il loro accrescimento, spesso coinvolge le papille interdentali che diventano gonfie e sovrastano gli elementi dentali. La gengiva è di consistenza tesa con un aspetto a buccia di arancia molto marcato. Alcuni fattori irritativi locali, come la placca batterica sembrano svolgere un ruolo importante nell’aumento del volume gengivale.
Tipicamente il gonfiore delle gengive è associato a forte sanguinamento, problemi di masticazione di estetica e di pronuncia. Nei casi più gravi, l’iperplasia gengivale, può causare elevata mobilità e distacco dei denti a causa dell’assorbimento dell’osso alveolare. Tutti questi effetti portano al deterioramento della qualità della vita del paziente . Più di 20 farmaci sono associati all’iperplasia gengivale, tra i quali i principali colpevoli sono gli immunosoppressori, i calcio antagonisti e gli anticonvulsivanti.

 

Categoria

Molecola

Immunosoppressori

Cyclosporine, Everolimus, Sirolimus, Mycophenolate mofetil

Calcium Channel Blockers

Amlodipina, Benidipineb , Nicarsipina, Nifedipina

Anticonvulsivanti

Carbamazepine,Clobazam, ,Diazepam ,Gabapentin,Levetiracetam Phenobarbital Phenytoin Primidone Topiramate acido Valproico Zonisamide