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AFTE – STOMATITE AFTOSA RICORRENTE

Stomatite aftosa ricorrente

La stomatite aftosa ricorrente (SAR) è una patologia molto comune e colpisce circa il 20% della popolazione. Le piccole ulcere dolorose che si formano compaiono a intervalli regolari per molti anni.
Molto spesso la stomatite aftosa inizia a presentarsi nei bambini o negli adolescenti con un picco che si manifesta negli adulti per poi scomparire spontaneamente con l’avanzare dell’età.
In alcuni casi le ulcere si presentono in maniera sporadica a intervalli di 2-4 settimane l’una dall’altra ma in casi più gravi le ulcere possono essere sempre presenti, guarendo alcune e comparendone altre.
Uno o due giorni prima la comparsa dell’ulcera il paziente può descrivere quelli che vengono definiti segni prodromici, caratterizzati da indolenzimento, formicolio e bruciore nella zona dove insorgerà poi l’afta.
Le afte siano esse singole che multiple possono creare un grande disconfort nel paziente, a causa del dolore che provocano , rendendo difficoltoso nutrirsi come persino il parlare.
Caratteristicamente le afte prediligono la mucosa non cheratinizzata come sede di insorgenza a differenza delle ulcere provocate dalla stomatite erpetica.

La stomatite aftosa si classifica in base al numero e alla grandezza delle ulcere in tre entità cliniche caratteristiche:

Afta minor

E’ la più comune manifestazione della stomatite aftosa ricorrente. Le ulcere sono superficiali, di forma rotondeggiante, con un diametro che va da i 2 ai 4 mm e non superano mail 1 cm di diametro. Il fondo dell’ulcera è giallastro per la presenza di un tappeto di fibrina, con un bordo più rosso. Generalmente persistono per 5-10 giorni e guariscono senza lasciare cicatrice.

Afte erpetiformi

E caratterizzato dalla presenza di afte del diametro di 2-3 mm che si presentano contemporaneamente in un numero che può variare dalle 10 ulcere, fino alle forme più gravi dove si contano fino alle centinaia di piccole ulcere. Le afte possono anche confluire tra loro. La mucosa interessata è coinvolta da un diffuso eritema. Questa forma tende a presentarsi ciclicamente e può essere fortemente invalidante per il paziente.

Afta Major

Si presenta con ulcere molto grandi con un diametro maggiore di 10 mm, si possono presentare nella sede di insorgenza delle afte minor, quindi nella mucosa non masticatoria ma si possono localizzare anche nella mucosa cheratinizzata, nel palato molle e nell’orofaringe. Possono persistere per 4-6 settimane, a volte più a lungo, e guariscono lasciando una cicatrice.

Una volta fatta la diagnosi corretta, escluse altre patologie o patologie associate e disturbi ematinici, la terapia si basa sul controllo del dolore, attraverso l’uso di anestetici locali o antiinfiammatori. Molto importante è ridurre il rischio che le ulcere siano infettate dai microorganismi che colonizzano la bocca, per questo si possono somministrare terapie antibiotiche o antisettiche locali. Altra azione importante per ridurre il tempo di permanenza delle afte è la somministrazione di cortisonici. I farmaci corticosteroidi possono essere prescritti in forma topica ( da applicare sull’ulcera) o sistemica in base alla localizzazione delle ulcere e alla possibilità di essere ben raggiunti o meno dal farmaco.

Uso del Laser

L’utilizzo di diverse tipologie di laser come per esempio il laser a Erbio, il laser Nd: YAG o il laser a diodi, si è dimostrato essere un’opzione valida per alleviare i sintomi e promuovere la guarigione delle ferite nei pazienti affetti da RAS con un basso rischio di effetti collaterali.
L’effetto della LLLT ( Low Level Laser Therapy )sulla guarigione delle ferite è stato esaminato sperimentalmente in vitro e in vivo, si è visto così che la guarigione delle ferite è potenziata promuovendo la proliferazione cellulare e la sintesi del procollagene, accelerando la formazione del tessuto di granulazione e aumentando la sintesi di ATP all’interno dei mitocondri. Questi passaggi cellulari, fondamentali nel processo di guarigione di una ferita, consentono di ridurre i tempi di guarigione con minor disconfort per il paziente.